dalla redazione –
(Tv7 Avellino) – Napoli, 21 apr. ’22 – Oggi è un anniversario importante per i partenopei. La storia cristiana colloca il giorno 21 aprile 272 d.C. la nascita di San Gennaro, il Santo Patrono di Napoli. Le informazioni sulla sua vita non sono certe, ma la tradizione è più forte delle fonti. Il santo, probabilmente il più noto della fede cattolica, fu decapitato nel 305, a Pozzuoli, per ordine di Diocleziano, per essersi rifiutato di abiurare la propria fede. Leggenda vuole che una nobildonna di nome Eusebia, trascorse la notte a riempire due ampolline col sangue del vescovo decollato e attualmente conservate nel Duomo di San Gennaro come il tesoro più prezioso della città.
Il miracolo
Oggi il sangue è oggetto di venerazione. Il miracolo della liquefazione del sangue avviene tre volte l’anno. Quando si scioglie preannuncia un buon auspicio per la città di Napoli; se invece il prodigio non dovesse compiersi, la città sa che potrebbe accadere qualcosa di negativo, come testimonia la storia.
Il folkloristico avvenimento avviene tre volte l’anno. Il 19 settembre, durante l’anniversario del martirio; il primo sabato di maggio in ricordo alla prima translazione delle spoglie da Pozzuoli a Napoli e il 16 dicembre, giorno in cui il capoluogo campano fu devastata da una terribile eruzione del Vesuvio, fermata secondo i partenopei dal Santo.