dalla redazione –
(Tv7 Avellino) – Villamaina, 5 giu. 22 – È stato innanzitutto il panorama a colpire i visitatori arrivati a Villamaina per il quarto appuntamento del POC “Percorsi nelle Valli del Ben Vivere”, un panorama che spazia su ben tre verdeggianti valli: dell’Ufita, dell’Ansanto e del Fredane e che in questo periodo dà il meglio di sé grazie alla natura rigogliosa e alle diverse cromie dei campi coltivati.
Altro elemento caratterizzante la grande quantità di chiese che seppur ricostruite in epoca moderna hanno conservato molte, interessanti, tracce della propria storia. È il caso della Chiesa Madre, nata come cappella privata del palazzotto ducale dei Caracciolo, che ospita al suo interno il magnifico cenotafio del 1539, in pietra scolpita, del Duca Annibale Caracciolo e poi un Crocifisso di epoca medievale, un prezioso trittico cinquecentesco della scuola del Sabatini, una lapide dedicatoria alla Vergine del XVI sec. ed altre sculture, compreso il portale d’ingresso. E poi la Chiesa di Costantinopoli con un dipinto seicentesco di scuola Solimena raffigurante San Sebastiano ed il Simulacro di San Costanzo del XVII secolo e la Chiesa di San Rocco con la Mostra di abiti e paramenti sacri.
Tornando in Piazza Risorgimento dove svetta la Torre civica, attraversando il grande Arco con orologio che fa parte della casa natale del botanico Giovanni Gussone, l’atmosfera è piacevolissima, complici anche il clima festoso per la concomitanza della Sagra dell’Asparago selvatico, l’ora del tramonto e l’aria che si rinfresca; risulta piacevole e vien voglia di respirarlo a pieni polmoni conoscendone i benefici, anche l’odore caratteristico delle acque sulfuree che arriva dalle Terme di San Teodoro e dal vicino Lago Mefite.
La conclusione della visita poi, con la degustazione di pietanze a base di asparago selvatico, è il più felice dei connubi tra location, gusto ed accoglienza da parte dei componenti dell’APS “Domenico Caracciolo” e dell’Amministrazione comunale, in particolare dell’Assessore alla Cultura, Francesco Caloia, che ha svolto anche la funzione di guida. In Largo Pace, nei pressi dell’istallazione scultorea “Le pietre raccontano” di Vincenzo Caputo ed Alessandro Battaglino, una sorta di memoriale per il terremoto dell’80, i visitatori hanno potuto degustare l’asparago nelle sue svariate declinazioni: dalle più tradizionali frittatine e zeppoline ad una sorta di insalata con asparago, patate e spec, dal cicatiello asparago, pancetta e pomodoro giallo, al “susciello”, piatto tipico della tradizione villamainese con asparago, pomodoro, uovo sbattuto e cipolla. Immancabile un bicchiere di rosso locale.
E questa mattina (domenica 5 giugno), ci si sposta a San Sossio Baronia sempre con visita guidata e degustazione di prodotti locali tra i quali mozzarella e salsiccia.